Mai da quando esiste la Vespa ed il Vespa Club d’Italia un Campionato di Regolarità si era
disputato su 19 prove in una sola stagione, questo è successo nella stagione corrente con il
Campionato Italiano Rievocazioni Storiche. Ed anche se cinque di questi appuntamenti di fatto
comprendevano una sola trasferta perché in un fine settimana erano presenti due manifestazioni
relativamente vicine, il Campionato è stato interminabile ma anche avvincente con qualche
vittoria di categoria e moltissimi piazzamenti che si sono decisi solo all’ultima prova.
Ed è proprio questa prova che andiamo a raccontare, quella che si è svolta a Faenza per
l’organizzazione del locale Vespa Club che ha messo in atto un grande potenziale di mezzi e risorse
umane anche se in effetti la partecipazione dei concorrenti non è stata all’altezza della situazione.
Del resto un po' l’ultima prova, un po' la prima organizzazione del genere per il Vespa Club Faenza
probabilmente hanno fatto la differenza.
Per questo come Direzione Sportiva in parte possiamo prenderci la colpa di ciò, perché le
manifestazioni sono state in questa stagione veramente troppe, ma arrivando da due stagioni di
covid, tutti volevano organizzare e fare qualcosa, e sinceramente si pensava che molte
manifestazioni programmate saltassero come gli anni precedenti e invece così non è stato.
Alla fine possiamo essere felici e fare la riflessione che tutto sommato è meglio che ce ne siano
state tante piuttosto che poche, nella stagione prossima, come già più volte annunciato le
manifestazioni dei Campionati saranno tutte calmierate, andando quindi alla ricerca di una
migliore media di partecipanti ed una migliore qualità delle singole manifestazioni che comunque
anche in questa stagione non sono state assolutamente deludenti.
l’Hotel Cavallino, sede anche del Vespa Club Faenza, ha ospitato le operazioni preliminari della
manifestazione e nei suoi parcheggi, anche le due sessioni delle prove cronometrate. Il percorso di
trasferimento si è poi snodato verso le colline passando dalle campagne, ancora verdi, ma ormai in
condizioni autunnali, curve a non finire e bellissimi paesaggi naturali, oltre alle bellezze dei borghi
attraversati con i loro centri storici ed i loro castelli e rocche.
La parte agonistica vede dopo i primi passaggi due piloti appaiati a 25 penalità: Gabriele Mafezzoni
del Vespa Club Chiari e Roberto Orlandini del Montecchio Emilia, al terzo posto si piazza Simone
Ardolfi del Chiari con 29 penalità, quarto e quinto rispettivamente Gabriele Cagni del Montecchio
Emilia e Roberto De Carolis che difende i colori del Vespa Club Aprilia, il primo a 33 ed il secondo a
34 penalità. Con distacchi maggiori i successivi piloti che decisamente hanno sottovalutato il
percorso che sembra semplicissimo ma in effetti la media dei tempi conseguiti è piuttosto alta.
Dopo il trasferimento ed i tre timbri sul percorso si passa alla seconda sessione di prove
cronometrate nella quale ancora due piloti fanno segnare appaiati il miglior tempo con 18
penalità, uno dei due è ancora Roberto Orlandini che per la somma delle due manche vince la
manifestazione e Leonardo Pilati al quale il risultato non serve in quanto autore di troppi errori
nella prima fase. Dietro c’è Gabriele Mafezzoni che segna 22 ed è secondo finale come anche
nell’Assoluta del Campionato, alle spalle del portacolori del Vespa Club Roma Alessandro Bisti,
seguono poi Vincenzo Vitrioli del Reggio Calabria con 27 e Gabriele Cagni con 29 che con questo
risultato conclude al terzo posto di giornata.
Nelle varie categorie vince Vincenzo Vitrioli nella Faro Basso che è anche Campione Italiano della
Categoria, Gabriele Mafezzoni nella Storico anche egli Campione Italiano di Categoria e Marinelli
Cristian del Canale Monterano nella Vintage, nella quale il Campione Italiano è Bruno Leonte del
Reggio Calabria.
Nella Squadre primo è il Vespa Club Chiari che vince anche il Campionato Italiano, secondo, il Vespa Club Canale Monterano e terzo il Vespa Club Canale Monterano.